Sfoderabile
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“Non c’è modo di toglierla”.
È comparsa una macchia
nel centro del divano.
Ci mettiamo un cuscino sopra,
ci proviamo a stare sotto
la copertina di un mensile di moda.
“Te l’avevo detto che era meglio
sfoderabile”.
“Te l’avevo detto che se parli
mentre leggo non ascolto”.
Il telefono squilla e nessuno ha voglia
di rispondere. Ci troviamo
agli estremi opposti del divano:
se si sposta il cuscino
la macchia è ancora lì,
sembra l’occhio di un panda addormentato.
E guardandoci in fronte ci prendiamo a cuscinate
e guardandoci nel sesso ci prendiamo a ridere
e qualcuno dei due per errore
preme sul telecomando:
c’è una comica di Stanlio e Ollio
in lingua originale.
Siamo felici ma non ce lo diciamo.
Il campanello suona ma di solito la domenica
non è mai nessuno che conosciamo,
e la posta non passa,
e quando passa sono solo
volantini e bollette.
“Ti ricordi quando scrivevamo
lettere d’amore?”
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11-19 nov’15
giantropomorfo 