L’acqua dalle mani

pantone-2

L’acqua dalle mani

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Non c’era bisogno di dire più niente.

Avevamo analizzato tutte le cause dell’universo,

i motivi della separazione, l’origine di ogni

lite e ogni disaccordo, a partire dalla volta

in cui (non mi ricordo), fino alla proverbiale

cotta per la porcellana cruda

che quelle vecchie tazze non si potevano vedere

per quanto io non le volessi buttare.

In realtà i fatti andarono in altra maniera

(così ricordo). L’unica analisi accurata fu l’ispezione

di tutte le mie tazze distrutte a terra,

e impossibile risalire alla fonte del gesto

dalla posizione dei cocci sul pavimento.

Saremmo potuti stare tutta la notte,

tutta una vita intera ancora insieme

soltanto per stabilire chi avesse incominciato

quel disastro sul pavimento. Ma eravamo stanchi,

ed entrambi prepararsi alzarsi presto per il lavoro.

Fu il lavoro per una volta la nostra salvezza.

Avremmo potuto distruggere tutto,

pensa che rischio. Invece abbiamo solo scelto

due negozi diversi d’arredamento

in due parti opposte del centro,

due nuovi appartamenti, e ci siamo presentati

i nuovi fidanzati a distanza di qualche tempo,

mi ricordo la tua svolta con le tazze di cartone

idrorepellente, e che io all’epoca

bevevo l’acqua dalle mani.

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priminovembre’15

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